“Trento, la città del Concilio”: quante volte abbiamo sentito questa frase? Nel giro di pochi anni - ovvero un battito di ciglia per l’epoca - il piccolo borgo medievale incassato nella Valle dell’Adige si sarebbe trasformato in un importante centro di dibattito ecclesiastico, volto a ristabilire l’ordine in un’istituzione sconvolta dalla riforma protestante.
Molte sono le testimonianze che ancora oggi si possono ammirare passeggiando per la città di questo antico passato, dalle antiche torri mozzate perché “fuori moda”, ai palazzi dei signori trentini fino alla struttura stessa del centro storico, ammodernato da Bernardo Clesio in occasione dell’arrivo dei rappresentanti romani. La storia di Palazzo Benvenuti è in parte legata a quella del Concilio, anche se ad oggi la sua connessione va oltre la mera condizione di “palazzo storico” in prossimità di quelli che furono i luoghi del dibattito. Ci si riferisce, nello specifico, al dipinto realizzato da un artista - ignoto - della scuola veneta raffigurante una delle scene di dibattito del Concilio, di proprietà della Cassa di Trento dal 2017 e concesso in comodato temporaneo al Museo Diocesano Tridentino, in occasione della loro collaborazione avviata nel 2022.
Il prestito va inteso in un progetto più ampio che vede il Museo Diocesano Tridentino e la Cassa di Trento come alleate nel voler narrare in maniera fedele e dettagliata la storia di un evento così rilevante per la città, nato dall’inaugurazione di nuovi spazi espositivi all’interno del museo nel maggio 2022. Le nuove sale, dedicate all’immagine di Trento dal XVI al XX secolo e situate al piano terra della sede in Piazza Duomo, verranno arricchite con il dipinto con il preciso scopo di delineare meglio la narrazione di quel particolare periodo storico ed offrire un concreto supporto didattico a chiunque volesse approfondirlo.
L’inaugurazione della sala rinnovata si terrà lunedì 11 dicembre presso il museo. Seguirà brindisi a Palazzo Benvenuti Caffè.