Cosa resta, dopo una settimana, dell’evento ideato da Industrio Ventures e promosso dallo spazio di coworking CLHUB “Coffee & Pitch”? Oltre ai numerosi articoli di giornale che, nei giorni a venire, hanno popolato la stampa locale, il lascito senza dubbio più grande sta nella boccata di futuro che le sei startup hanno saputo trasmettere al pubblico. Sei startup che, ci teniamo a precisare, sono nate e crescono all’interno del contesto imprenditoriale trentino e che non intendono rallentare la loro rapida crescita ed espansione. Ma andiamo con ordine.
Dopo l’apertura del direttore di Industrio Ventures Gabriele Paglialonga e del direttore di Impact Hub Trentino Paolo Campagnano, la serata si è aperta con la presentazione della prima startup, Agroxx Srl, una realtà innovativa che promuove l'innovazione tecnologica in ambito agricolo e nel settore della frutticoltura. Il presidente Giorgio Ioris ha inoltre precisato che l’impegno della startup risiede anche nell’investire, attraverso partnership strategiche con enti del territorio, nel riutilizzo degli scarti della frutta per realizzare sostanze per la coltivazione della campagna, in un’ottica di economia circolare.
A seguire la parola è stata lasciata a Simone Trevisan di Bluetensor, il quale ha trasportato i presenti nel mondo dell'intelligenza artificiale, già al servizio delle imprese nell’implementazione dei processi. La startup è specializzata nella realizzazione di soluzioni su misura che implementino le modalità di lavoro dei loro clienti, dai chatbot ad applicazioni in campo medico, come nel caso del progetto UltraAi per la diagnosi di malattie polmonari.
Con la terza startup, Lvdere, il chief operative officer Gianmarco Sanchez Vega ha illustrato i modi in cui l’informatica avanzata, in un futuro molto prossimo, potrà rendere sempre più efficienti gli impianti industriali nella gestione dell’energia (come le centrali idroelettriche).
Con il turno di Fluid Wire Robotics il focus della serata si è spostato sulle tecnologie di ultima generazione. Nello specifico, il giovane team della startup, rappresentato dal co-founder Ivan De Leonardis, è impegnato nello sviluppo di braccia robotiche adatte al lavoro in ambienti estremi ad alta temperatura, in fondo all’oceano o addirittura nello spazio. La startup è affiancata da esperti di fama internazionale e sostenuta da deversi enti nazionali, oltre che dall’Università Sant’Anna di Pisa.
Le ultime due realtà presentate nel corso della serata erano entrambe, in un certo senso, collegate al mondo delle api. Per quanto riguarda la prima, Melixa, si tratta di una startup ideatrice di strumenti per il monitoraggio dell’apicoltura. Per quanto possa sembrare un settore altamente di nicchia, il presidente e cofondatore Manuel Benedetti ha saputo spiegare che tali tecnologie sono in grado di garantire un costante afflusso di dati per la comprensione del comportamento delle api, utili non solo ad apicoltori ma anche a centri di ricerca.
L’ultima startup presentata, truebees, è connessa alle api solo nel nome, infatti nasce con il preciso intento di risolvere, tramite l’utilizzo di un’intelligenza artificiale altamente istruita, il problema dei cosiddetti "deep fake", ovvero immagine di persone non esistenti generate dal computer, spesso utilizzati per frodi fiscali. Il responsabile delle vendite Diego Taglioni ha precisato che, rispetto agli attuali concorrenti in circolazione sul mercato internazionale, in grado di individuare immagini false con una precisione intorno al 60%, il deep fakes detector di truebees è in grado di raggiungere una soglia pari al 93%, grazie al supporto di un team altamente specializzato.
Insomma, innovazione e prospettiva sono le parole più adatte per descrivere quanto presentato in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna Business2Benvenuti. Un finale degno di un percorso iniziato, ormai, cinque mesi fa.
Non ci resta che dire: alla prossima!