Abbiamo poco tempo. Continuiamo a ripeterlo ad amici, parenti, colleghi di lavoro: tutto si è trasformato in una corsa verso obiettivi che a volte non conosciamo nemmeno noi. Non ci si può fare nulla, è vero, ma non possiamo dire che questa cosa non abbia già influenzato il modo con cui percepiamo un aspetto fondamentale della nostra epoca: i social media. Il consumo dei contenuti presenti su queste piattaforme si è adattato, con il tempo, ad una soglia d’attenzione sempre più bassa e condizionata da infiniti stimoli esterni, portando alla realizzazione di messaggi sempre più incisivi ed efficaci. Non si può dire che questo non giovi, in un certo senso, all’arte di saper comunicare bene, ma esistono anche i contro, come nel caso di chi deve imparare ad “emergere” come professionista in questo mare di informazioni che è diventato internet. Come fare, quindi, ad essere riconoscibile quando il tempo e l’attenzione dei nostri interlocutori ci remano contro?
Questo è stato il tema centrale della terza giornata di formazione dei vincitori del bando CALLHUB 2.0 tenuta da Danilo Castelli, consulente e fondatore dell’agenzia di consulenza Hands On, dedicata a rendere più efficaci le comunicazioni all’interno di piccole e medie imprese. I partecipanti hanno potuto sperimentare con mano la reale difficoltà di approcciare un social network come LinkedIn in maniera strategica e consapevole, con il preciso obiettivo di realizzare un profilo non solo accattivante per le persone, ma anche per l’algoritmo della piattaforma stessa. “Il concetto” - ha spiegato Castelli - “è il medesimo che porta una pubblicità a spiegare in maniera chiara e concisa l’offerta di valore di un’impresa. Pensate al motto I piatti dei ristoranti che ami e la spesa, a domicilio di Deliveroo: chiaro, no? Un profilo LinkedIn deve avere le stesse caratteristiche, la stessa efficacia comunicativa, per funzionare a dovere. Se lo farete, questo vi aiuterà a distinguervi".
Le vincitrici e i vincitori hanno avuto la possibilità di testare in prima persona la difficoltà di riassumersi in una manciata di parole. La fatica, tuttavia, non è stata vana e dopo alcuni tentativi si sono notati i primi miglioramenti nel veicolare, con frasi puntuali e concetti chiave, la vera essenza della loro libera professione, sempre e comunque orientata alle esigenze dei potenziali clienti presenti sulla piattaforma. La strada è sicuramente in salita, almeno all’inizio, ma nella vita di ogni professionista che si rispetti ogni momento passato a riflettere su come migliorare e migliorarsi è soltanto un ottimo modo per investire nel proprio futuro e brillare in mezzo a questo mare di informazioni. E ogni lasciata è persa.