Nella giornata di lunedì 23 settembre si è tenuto il 4° appuntamento della rassegna GENERalmente in compagnia della psicologa e divulgatrice Camilla Stellato, attiva già da diversi anni sugli argomenti che riguardano la crescita dei più piccoli.
Nel suo intervento, la Stellato ha stressato come, se da un lato la genitorialità sia tendenzialmente percepita come una magnifica opportunità - spesso addirittura idealizzata -, dall’altro sembra che nel mondo contemporaneo non ci sia realmente lo spazio per viverla al 100%. Un padre e una madre si trovano costretti a bilanciare attentamente attività di varia natura, a riscrivere completamente la loro routine, per non parlare poi del ruolo ricoperto in ambito lavorativo. Dati alla mano, per molte donne la maternità può incidere sensibilmente sulla carriera, sia da un punto di prospettive di crescita - magari precluse da pregiudizi - sia per quanto riguarda reali limiti degli spazi e degli ambienti lavorativi (si pensi, per esempio, alla mancanza di aree all’interno di strutture o in luoghi pubblici per l’allattamento, o la difficoltà ad accedere a strutture per la cura dei più piccoli come asili e scuole materne). Per i padri, invece, la questione è differente e sicuramente meno impattante dal punto di vista lavorativo, tuttavia la quasi assenza di un congedo paritario per gestire l’arrivo di un bambino rende spesso inevitabile che il peso ricada sulla figura materna. Se, in aggiunta, consideriamo il pregiudizio sociale secondo il quale un padre non può - o peggio, non deve - prendersi cura dei bambini la questione si inasprisce ulteriormente.
Quello che emerge da un discorso così complesso è la reale necessità di un cambio di prospettiva, di cultura. La genitorialità non può più essere vista come un aspetto bello, necessario forse, della vita ma al contempo non essere trattata come un reale valore aggiunto per la comunità. È importante che una società che predica l’importanza dell’essere genitori si prenda a carico la responsabilità di ridefinire le regole per rendere questa meravigliosa esperienza meno complessa e più sicura possibile. Solo in questo modo la scelta di mettere su famiglia può diventare un vero e proprio arricchimento e non una rinuncia, come può sembrare oggigiorno. Molti paesi del nord dell’Europa hanno già dimostrato che tutto questo sia non solo possibile, ma altamente favorevole per lo sviluppo di comunità felici, non più costrette a scegliere tra il lavoro e i propri figli. E solo per questo, possiamo dire che valga la pena provarci.