Ci siamo quasi. Da ben settantuno anni la primavera trentina è sinonimo non solo di rinascita, ma anche di montagna, nella forma del Trento Film Festival - Montagne e Culture. Una storia iniziata nel lontano 1952 quando, in coincidenza con le celebrazioni dell’80° di fondazione della Società Alpinisti Trentini – la gloriosa Sat -, il 64° Congresso Nazionale del Cai, che ad Amedeo Costa si accese la lampadina della creatività. Da allora le edizioni si sono susseguite una dopo l’altra, ospitando i grandissimi dell’alpinismo e portando ogni volta un nuovo, intimo sguardo della vera protagonista del Festival: la montagna. L’edizione di quest’anno, che vanta oltre 130 film e più di 150 appuntamenti per tutte le età, verterà sul complesso rapporto tra alpinismo e genitorialità, indagato grazie alle testimonianze dei registi Eliza Kubarska e Max Lowe, delle alpiniste Antonella Giacomini e Palma Baldo e da Thomas Huber.
In tutto questo turbinio di iniziative e proposte dalla durata fulminea - dal 28 aprile al 7 maggio - emerge la partecipazione di Palazzo Benvenuti come luogo d’incontro e scoperta di culture: nel cuore dello storico Palazzo verrà infatti ospitata un’esposizione fotografica dal titolo “Cartoline dall’Etiopia”, nata dall'obiettivo di Paolo Ronc e curata dallo stesso. La mostra mira a raccontare, attraverso degli scatti in bianco e nero, le contraddizioni di un luogo forse a molti alieno, mostrandone la bellezza dei paesaggi mozzafiato: dal verde degli altopiani alla depressione desertica degli Afar, dalle isole remote del lago Tana alle chiese rupestri della Lalibela, per giungere alla grande città, Addis Abeba.
Un occasione di ammirare la corte interna di Palazzo Benvenuti sotto una luce nuova, inedita, lasciandosi guidare dalle sensazioni degli occhi in terre lontane. Maggiori informazioni sul Festival e sull’esposizione sono disponibili a questo link.