Tutti conoscono i LEGO, giusto? Quante giornate abbiamo passato a costruire e a decostruire quei mattoncini dalle diverse forme e colori, sempre uguali e, allo stesso tempo, sempre diversi nelle forme che riuscivano a prendere. Ben più di qualche generazione è cresciuta con questo magnifico gioco d’ingegno - o con una delle sue varianti - in grado di stimolare fantasia, creatività, progettazione e divertimento già dalla prima apertura della scatola. In altre parole, un gioco senza età, non c’è dubbio, e sicuramente ben riuscito.
Ecco, e se i LEGO non fossero solo un gioco? Se le caratteristiche sopracitate potessero, in qualche modo, essere utili anche nel lavoro di tutti i giorni stimolando, per esempio, approcci creativi a problemi che affrontiamo quotidianamente in ufficio? È con queste domande che è nato il LEGO Serious Play (letteralmente “Il gioco serio dei LEGO”), ovvero un metodo che utilizza gli storici mattoncini in per esprimere, visualizzare e risolvere problemi lavorativi complessi e favorirne così la risoluzione.
Nella giornata di giovedì 14 dicembre, i partecipanti al bando CALLHUB hanno avuto la possibilità di provare in prima persona il metodo del LSP (LEGO Serious Play) in occasione del secondo appuntamento di formazione dedicato agli strumenti e alle tecniche del “fare impresa”. Nel corso delle quattro ore di workshop, tenuto dal consulente Carlo Rizzi - esperto del metodo Agile in applicazione al LSP -, i partecipanti hanno potuto affrontare il tema della gestione del tempo da una prospettiva completamente nuova e “tridimensionale”, grazie alla quale hanno potuto visualizzare e toccare con mano una tematica normalmente trattata in maniera astratta. La gestione del tempo (o time management) è infatti un importante argomento per ogni imprenditore e, se correttamente sviscerato e studiato, può portare degli importanti benefici all’attività imprenditoriale, alla produttività e alla gestione dello stress.
I partecipanti hanno realizzato diversi modelli per esprimere le molteplici sfaccettature del loro progetto imprenditoriale a partire dai medesimi pezzi e, proprio come da bambini, i risultati sono stati radicalmente diversi tra loro, a riprova che anche nel lavoro e nella gestione del tempo ognuno trova il suo corretto equilibrio e modalità d’espressione.
