Il Trentino è sempre stato una terra di frontiera. Sin dall’antichità le valli della regione hanno consentito a persone di ogni genere di raggiungere nuove terre, al di là delle Alpi, guidati dal desiderio di trovare nuove prospettive di vita per loro stessi e i loro cari. Se da un lato le storie più antiche sono ormai note ai più, lo scorso secolo mantiene ancora una sorta di velo di mistero ed incertezza. Un velo che, in occasione di giovedì 30 novembre, è stato in parte sollevato dall’Associazione Docenti senza Frontiere e dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento, rivelando una storia di addii e sacrifici decisamente poco nota ai più: l’Istituto Alcide Degasperi, situato sul Monte Bondone e testimone di un passato recente complesso e doloroso.
Il docufilm “Bambini di Frontiera”, realizzato dal regista e autore Emanuele Gerosa, testimonia l’importante ruolo sociale e umanitario che l’istituto ha saputo svolgere nei suoi anni di attività, dal 1957 al 1996, nei confronti delle famiglie di italiani che emigravano alla ricerca di fortuna in Germania. Queste famiglie, provenienti principalmente dall’Italia meridionale, si trovavano spesso impossibilitate a portare con loro i propri figli e, per evitarne l’abbandono, li affidavano alle cure dell’Istituto Alcide Degasperi prima di proseguire nel loro viaggio verso una vita più fortunata. Una delicata condizione affidata alle cure di maestre ed educatrici che, giorno dopo giorno, si alternavano tra la città e la montagna per garantire a questi bambini adeguata istruzione, cura e supporto nei momenti di maggiore tristezza presso un luogo che Padre Eusebio Iori aveva definito “La casa tra le nuvole”.
La serata ha visto l’intervento di diversi protagonisti alle vicende narrate nella pellicola, così come la proiezione di immagini e video inediti in grado di restituire alla comunità trentina un frammento della sua storia recente, ancora troppo poco conosciuta. L’evento, inaugurato dalle parole della presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento Rossana Gramegna, della presidente dell’Associazione Docenti senza Frontiere Silvia Defrancesco, dal regista e autore del soggetto Emanuele Gerosa e alla presenza di rappresentanti istituzionali e della Fondazione Museo Storico del Trentino ha saputo riscuotere il meritato successo presso le sale di Palazzo Benvenuti.